martedì 11 maggio 2010

Contenuti gratuiti e copioni sfacciati


I contenuti sono l'unica leva efficace di un moderno marketing. Difficile farlo capire a chi ancora pensa di fare marketing con una buona persuasione, una brillante pubblicità o con una sponsorizzazione ruffiana. I potenziali clienti sono spesso più avanti di pubblicitari e pr managers: rispetto ai vecchi strumenti del marketing le persone comuni reagiscono meno con fastidio che con sufficienza.

Vi è un diffuso dibattito tra gli esperti se i contenuti di pregio (quali per esempio un e-book, una presentazione, un seminario online, un podcast) debbano essere distribuiti liberamente o attraverso almeno un form di registrazione (in inglese squeeze page, proprio una pagina che ti spreme i tuoi dati personali). Sull'argomento John Meerman Scott ha pubblicato un post qualche settimana fa in cui dava spazio ai pareri di Tom Peters e Seth Godin. Quest'ultimo ha sintetizzato il suo approccio con una frase chiave: The more I'll give away the more I 'll get back. Le centinaia di blog di successo anche in Italia stanno a testimoniare che regalare contenuti gratuiti è una filosofia ma anche una scelta di marketing personale vincente.

Eppure bisogna chiedersi quale è il mio obiettivo di marketing.

Se l'obiettivo è rafforzare la reputazione personale o dell'impresa la distribuzione gratuita dei contenuti è una scelta pressoché obbligata (fermo restando la capacità di produrre davvero contenuti originali e interessanti)

Se invece si intende sviluppare un database di contatti e prospect e allora si può anche inserire un form di registrazione, ben sapendo che una parte dei tuoi visitatori rinuncerà a lasciarti i dati, scocciata al solo pensiero di vedersi inondare la email di proposte commerciali. .


Recentemente ho saputo che una consulente di pr è venuta in possesso delle presentazioni di alcune mie docenze e le ha distribuite alle persone della sua agenzia. Avrei potuto arrabbiarmi e protestare ( e forse anni fa avrei fatto). Invece trovo più semplice mettere a disposizione di tutti su questo blog le docenze in questione (e anche altre) nel corso delle prossime settimane.

In un mondo dove i contenuti sono liberi, chi li copia e li spaccia come propri è destinato, prima o poi, a fare pessime figure.


1 commento:

Anna Maria Carbone ha detto...

Ciao Biagio!
Mi fa piacere vedere che qualcun'altro, oltre me, si pone il problema di diffondere o meno i propri contenuti.
Io lo faccio con ebook e slides delle mie lezioni.
Dopo un po' di esperienza mi trovo purtroppo a dover dire sono sopratutto gli stranieri, che pure trovano miei contenuti in inglese, ad avere la civile abitudine di lasciare un apprezzamento e, sopratutto, un ringraziamento.
Quanto a quello che ti è capitato preferisco non commentare. Tanto, prima o poi, i "furbetti" si smascherano da soli.